Gentili clienti,
il 31 ottobre scade il termine per l’invio telematico all’agenzia delle entrate di tutte le dichiarazioni dei redditi ed irap che sono state predisposte la scorsa estate e sulla scorta delle quali stiamo tutti versando le imposte 2023 ed acconto 2024.
Quest’anno, all’interno della dichiarazione dei redditi si è reso necessario inserire l’accettazione, quando conveniente, della proposta di concordato preventivo biennale 2024/2025 (o solo annuale 2024 per i contribuenti che adottano il regime forfettario).
Come oramai noto, il concordato preventivo consiste nella proposta elaborata a mezzo software di un importo di reddito (da tassare irpef, ires ed irap) già prefissato per l’anno 2024 e per l’anno 2025.
I vantaggi dell’accettazione della proposta sono stati più volte elencati, anche se sommariamente non sono molti, salvo il caso di redditi crescenti che potrebbero essere detassati se superiori alla proposta di concordato.
Per rendere un po’ più appetibile la proposta, il legislatore ha da ultimo collegato una sorta di sanatoria/condono per il quinquennio 2018-2022 riservata solamente a chi aderisce al concordato: i conteggi relativi sono in via di elaborazione e le somme indicate dall’erario nel cassetto fiscale del contribuente non sono ancora definitive.
In questo groviglio di norme, interpretazioni, circolari dell’ultima ora e tempi sempre più ristretti, lo Studio ha comunque elaborato e studiato la fattibilità della proposta per OGNI CLIENTE seguito dai vari professionisti di riferimento.
Molti di voi sono stati contattati per valutare attentamente la possibilità di adesione, altri non sono stati contattati reputando del tutto NON FATTIBILE e CONTROPRODUCENTE la proposta del fisco, sulla scorta dei dati elaborati e sulla scorta dei bilancini provvisori elaborati PER TUTTI alla data del 30.09.2024.
Pertanto, anche per coloro che non hanno avuto comunicazione specifica in merito sono stati elaborati ed analizzati i conteggi sviluppati dal software Isa e tali dati sono stati attentamente confrontati sia con il carico fiscale conseguente, sia con la situazione attuale economica elaborata al 30.09.24, sia con le informazioni comunque a disposizione dello studio (anche storiche).
Ad oggi la stampa specializzata conferma che le adesioni a livello nazionale non supereranno la soglia del 10% dei contribuenti interessati (quasi sempre con vantaggi da riduzione imposte su redditi già crescenti per motivazioni interne e proprie dell’azienda).
L’operazione concordato preventivo sembra pertanto avviarsi verso il fallimento degli obiettivi numerici e di cambio di filosofia “fisco/contribuenti” che erano stati promessi.
Sicuramente il progetto del fisco non termina con la scadenza del 31 ottobre: probabilmente seguiranno ulteriori evoluzioni normative che, come sempre, richiederanno la verifica di dati e proiezioni future in un clima economico incerto e pertanto sempre più difficili.
Relativamente alla sanatoria citata, lo Studio sta verificando i conteggi ed ogni singolo caso puntuale che, come già detto, interessa solo chi ha avuto convenienza per qualche motivo ad aderire al concordato: sarà nostra cura contattare gli interessati a breve.
L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti
Rovigo, 29 ottobre 2024.
Berardi dr.ssa Danila
Doretti Dr.ssa Carolina
Boreggio dr. Matteo
Caniato dr. Michele